abbiamo scelto i lunedì per fare i nostri giri speciali infra nostro, perchè andava bene a tutti..anto ha chiuso il negozio, mara e mauro hanno chisuo la pizzeria, robi no aveva giri da fare, marco aveva poco da fare nel residence.....poi è arrivata luglio e siamo rimaste noi 3 ...simo, carla e brii..
abbiamo deciso di andare lo stesso, anche da sole conoscere il nostro territorio...
è da aprile che ogni (o quasi ) domenica faccio
Navene-Torbole...passaggiata bellissima mezza impegnativa (Navene-Tempesta) e poi semplice con alla fine(Tempesta-Torbole) 411 scalini da fare..in su!!!
tutte le domenica con i turisti mi fermavo contemplare l'altra sponda...
la parete di roccia tra Riva-val di Ledro-Pregasina e Limone foto della sponda Bresciana, con il taglio della valle di Ledro
si vede nella roccia la strada intagliata
vedevo scavato nella roccia una strada, mi sono informata leggendo il bellissimo libro di Giorgio Vedovelli "il lago di Garda" guida storico artistica
(libro che porto sempre nello zaino),
parlando con Piero e ultimamente incontrando due amiche nuove, che abitano a Torbole, Elena e Cristina..mi hanno detto tutti:
"il sentiero del Ponale..lo devi fare!!!"
ogni domenica guardavo e sognavo...e la settimana scorsa ho chiesto simo e carla...
venite con me?? e loro mi hanno risposto...siiiiiiiiiiiiiiiiii!!
stamattina partiamo allegramente verso Riva..
parchieggiamo vicino al vecchia Centrale elettrica, dove parte il "sentiero Giacomo Cis"
la vecchia strada ripida e tortuosa, tagliata nella roccia, che fino a qualche anno fa portava alla valle sospesa di Ledro(situata fra monte Cadria(m2254) e il Tremalzo (m1974)
questa strada venne aperta al traffico nel 1851 togliendo dal suo isolamento la valle, e portando legna da ardere, fieno e carne a Riva.
il sentiero porta il nome di Giacomo Cis, che l'ha realizzato.
l'augurazione del sentiero è stato il 14 luglio 2004.
data non scelta a caso, infatti il 14luglio 1847 Giacomo Cis ricevette l'autorizzazione delle autorità imperiali per la realizzazione della strada del Ponale.
si parte da Riva in località San Giacomo (m88), e su una strada che è in parte ancora asfaltata, in parte sterrata si arriva, al paese di Pregasina
m532.
è un percorso abbastanza semplice con un dislivello di meno di 400m, che su 5km di percorso non è molto difficile.
questo era quello che ho proprosto alle mie amiche...
ho detto "andiamo fare 2 passi, arriviamo su per le 11, beviamo una birra, mangiamo un panino e torniamo a casa."
ma non è andata così..
la prima cosa che abbiamo notato è stato la gente!
il sentiero era imbugato di camminatori e cicilisti!!! era tutto un spostarsi a destra o sinistra....cominciavamo ad innervosirci...noi che siamo abituati alla solitudine e la pace su per le montagne.
anche solo contemplare, ammirare il paesaggio era difficile, dovevi stare attenta in continuazione di non essere travolta da cicilisti.
grrrrrrrrrrrrrr la vista sul lago dal sentiero
poco dopo il Belvedere,
(che è stata costruita dagli avi di Bernardino Toniatti, perchè la gente era attratta dalla forza delle due cascate che con gran forza si tuffavano nel lago, di fronte alla valle.
Bortolo Toniatti aprì un'osteria sulla sempre più freqquentata strada del Ponale e fece costruire una stradina stretta e tortuosa fino ad uno sperone di roccia dove si godeva della più bella vista e che qui fece costruire il Belvedere, nel 1900)
la sponda Trentina vista dalla Valle di Ledro, sulla sinsitra si vede il Belvedere di Bortolo Toniatti
la valle vista dal Ponte sulla cascata del Ponale
subito dopo il ponte sulla valle abbiamo notato una stretta mulattiera sulla destra.
sempre innervosita, ho consulatato la cartina e ho visto che ci si arrivava a Pregasina anche da lì allungando un pochino...già..allungando un pochino....
la mulattiera non era molto lunga e la salita ci ha portato sulla strada che da Pregasina porta a Mlina di Ledro. abbiamo visto che sulla sinistra continuava il sentiero (sempre chiamato sentiero del Ponale) costeggiando il Ponale..e l'abbiamo imboccato..
secondo la cartina avremmo trovato sia Biacesa (m418) che Prè di ledro (m476) sulla nostra destra sull'altra sponda del fiume..e così è stato.
non ci siamo fermate a Bicesa che non ci attirava..ma siamo entrati a Prè(principalemente per cercare un bar..perchè ormai erano le 11 è avavamo sete..tanta sete..ed anche un certo langurino...)
Prè è deliziosa...tutta ristrutturata, qui funzionavano le fucine specializzate nella produzione di chiodi e broccature per le scarpe.
la produzione di queste "ferarezze" era tipica della vallata e si affermò sopratutto nel XVII secolo.
Prè è pure famosa per rimanere senza luce per quasi 3 mesi dell'anno; infatti l'11 novembre scompare l'ultimo ggio per riapparire solo il 5 febbriaio, giorno di Sant'agata: in questo giorno si faceva festa grande - era la "sagra del sole", con carri e cortei di folla, mentre nelle case si preparava la bòita, un dolce benaugarante.
hanno anche un proverbio loro:
"
"Tre mes senza sol, tre mes
senza luna e ‘l rest senza
fortuna"
la chiesetta di Sant'Agata di Prèuna della stradine di Prè
uscite dal paese di Prè (senza trovare un bar!!) decdiamo di puntare verso Pregasina, dico.."andiamo in su, e ad un certo punto dobbiamo prendere il sentiero che va verso destra." partiamo...la mulattiera in mezzo al bosco è affasciante...saliamo, saliamo...una fatica..ma noi ciacolando, sudando, sputando balini, saliamo salimo...
ma porco gatto..dovè il sentiero????????
a 750mt mi fermo, capendo che siamo completamente fuori rotta...
Pregasina è a 500mt e siamo andati oltre...tiro fuori la cartina e si..mi sono sbagliata.
carla dice.."si dai è lo stesso...andiamo a Leano beviamo la birra e torniamo giù!"
ma si dai..ormai siamo quasi là...
e vai con la pontara...sbuttiamo altri balini e arriviamo su..vediamo un prato con 4 case..e diciamo..
non sarà mica Leano questo????
in quel momento arriva uno in moto...ALTTTTTTTTTTTTTTTTT!!!!!
lo fermiamo in 3!!! ma dove siamo...dove andiamo...
carinisssimo ci fa vedere sulla cartina (si siamo a Leano...4 case??? un bar??? noooooo!!!)
dice.."ma dai..non tornate indietro, andate avanti passate per la gola, davanti la malga Vil, passo Vil e poi Passo Guil...lì prendete il sentiero che porta giù a Pregasina..."
bello, non difficile con una dolce salita...
okkkkkkkkk!!!!
giriamo l'angolo e si stende il paesino di Leano davanti ai nostri occhi...
sono 25 case sparsi in un prato verdissimo, con le montagne che lo proteggono da tutti i lati.
un posto silenzioso, profumato..cullato dal vento dolce che riscaldandosi al sole ci accarezzava il viso.
ci siamo innamorate all'istante.
il paese di Leano.
la chiesetta di San Antonio di Padova a Leano.
riprendiamo il cammino e passiamo oltre..la strada sale ancora( eh sì il passo Vil è a 1224mt)
su per i boschi, in mezzo alla gola....questa valle si chiama Val San Antonio.
sono ormai le 13.15...il languarino è quasi fame.
decidiamo di fare una piccola pausa. mangiamo le nostre barrette, beviamo l'acqua (abbiamo riempito le bottiglie vicino a Biacesa, dove abbiamo trovato una fontana)
consulto cartina e gps(ormai ho memorizzato il percorso di ritorno..per benino)...
siamo contente anche se abbiamo sbagliato strada..
stiamo già pensando di portare il resto del gruppo...
tutto questo lo devono vedere.
decisione che si rafforza sempre di più, più avanti andiamo,.....
passato il passo Guil a 1208mt, troviamo un incrocio... salutiamo 2 tedeschi in bici che stanno andando al lago di Ledro..ed inziamo scendere...
uscite dal bosco...ci siamo trovate con quasi tutto il lago sotto i nostri piedi.
purtroppo il Monte Baldo si nascondevo dietro dei nuvoloni e il lago era avvolto nella foschia...
ma ho fatto una panoramica lo stesso.
panormaica verso Limone sotto ed in lontanaza Sirmione.