simo e brii!
sabato 21 marzo..giorno di primavera..
ma il tempo mite degli ultimi giorni è stato spazzato via da un vento gelido venuto dalla Scandinavia..
ci siamo guardate..simo ed io...beh allora...non mettiamo via le ciaspole!! :))
simo ha chiamato su al rifugio fiori del baldo.
il tempo? freddo freddissimo
la neve? tanta , ghiacciata.
ok..è il momento di provare un pezzo del Cai N° 655,
che parte da Castelletto e porta alle Creste di Naole.
noi abbiamo pensato di fare da Prada su, costeggiando le creste per arrivare al rifugio dei Fiori.
ci hanno detto che un sentiero c'è.
il pezzo del sentiero che volevamo fare passa nel Val di Sacco, ne abbiamo sentito parlare, ma non ci siamo mai state.
il pezzo del sentiero che volevamo fare passa nel Val di Sacco, ne abbiamo sentito parlare, ma non ci siamo mai state.
beh...non è bello...di più!! ci è piaciuto un sacco! :)))))
partiamo dal parcheggio della seggiovia di Prada, scendiamo la strada per san Zeno, fino alla prima stradina che gira verso sinistra..non ci si può sbagliare..ci sono i colori del Cai anche sul palo che porta il cartello!
anzi..è tutto segnato..non ci si può sbagliare neanche volendo...o si? :)))
si, si può sbagliare... :))))
dopo i primi metri di salita, dove ci lasciamo la strada asfaltata e la civilizzazione dietro di noi..
inizia la neve
qui, sul sentieri che porta alla valle ,c'è freddo..e la neve è dura e ghiacciata..
il vento è gelido...e ci iniziano congelare le dita delle mani...
(il corpo è composto di acqua, va sotto lo 0° ed inizia congelare)
ad un certo punto non le sentiamo più...
è una sensazione bruttissima...non ti fa ragionare, ti pizzica la pelle, ti fa un male cane..
anche se muovi le dita, non hai sensibilità e non ti sembra che succeda niente.
mi sono fermata soffiare dentro i guanti...è uno dei modi per farsi tornare un po' di calore nelle mani.
(questo è un principio di congelamento di I grado, sembra una cavolata, ma può diventare grave se non si agisce subito, utile bere subito della tisana calda, riscaldare con un extra paio di guanti, soffiare dentro il guanti, farsi massaggiare da un compagno...ma con attenzione niente frizioni violente)
ho cambiato guanti con simo, e lei mi ha anche fatto un massaggio alle mani.
dopo...in un attimo ti tornano calde.non me lo spiego (ancora)..non so..un momento urli dal dolore del freddo..
il momento dopo..ti devi togliere i guanti all'istante..perché stai sudando!!
aaaaaaaah...molto meglio! :)))
il sentiero sale sale...(si beh..sale da castelletto che è a 68m.s.l. :)))
il 655 è TUUUUTTA una salita!)
il sentiero si allarga, diventa una carreggiata, passa in un bosco di faggi...ancora tutti spogli..
il sole brilla tra gli alberi nudi..in lontananza vediamo una radura (!!!), il sole quasi ci acceca..
la neve è scintillante, il cielo azzurrissimo con cirrinuovole*..
noi siamo estasiate, entusiaste, felici...
ci guardiamo e ridiamo..eh sì..altro che..dobbiamo portare le altre!!
la foto sotto è molto importante...vedete tutte le tracce nella neve?
c'è un arbusto in mezzo e le tracce passano sia a destra che a sinistra..
se osservate attentamente..si vede il cartello del CAI..si vede eccome!
ma noi ridendo, ciacolando, ammirando...non l'abbiamo proprio visto!
siamo passati a destra dove le tracce erano più evidenti e siamo andate avanti..il fondo della valle è bellissimo...turo intorno delle dolci colline..da due lati in cima ci sono riparte il bosco..
davanti a noi..sembra una collina con un'apertura interessante (le tracce meno evidenti portano su)..
noi partiamo...si inizia salire di nuovo...le teste piegate osservano le tracce..
c'è ne uno che sembra di un grosso animale...ha una forma da un animale plantigrado**..
ed io che la sera prima ho visto un pezzo di horror di un gruppo di ragazzi precipitati in alta montagna e poi
sbranati da uno yeti...ero convintissima che fossero tracce da yeti!! :)))
briii sta seria! :))
da su in cima si aveva una splendida vista sul Pizzocolo di fronte..qui ci rendiamo conto che è un bel po' che non vediamo più segni del Cai...fino a poco prima era molto
segnato, in alto sugli alberi, segni nuovi, appena dipinte...si vede che i segni originali sono sotto la neve
(infatti sul ritorno, dove abbiamo fatto il sentiero giusto...abbiamo visto alcuni sassi segnati spuntare dalla neve in scioglimento. Il Cai segna i sassi soprattuto in salita, per forza...non hai la forza guardare in su..
stai con la testa in giù, con la lingua a penzoli...assenza-telegrafo..ne vogliamo parlare?? :))))))
a questi punto se sei in su un monte che non conosci, si DEVE tornare indietro.
c'è davvero rischio di perdersi o farsi male.
abbiamo fatto un'esperienza sul pizzocolo, quando abbiamo sbagliato strada...di paura pura!!
e stiamo parlando del pizzocolo...che insomma lo consociamo abbastanza bene.
in questo caso, con il terreno conosciuto, le creste visibilissime a pochi passi..abbiamo deciso di andare avanti.
siamo ridisceso un pochino e abbiamo tagliato su per un rapidissimo pendio nel bosco.
siamo uscite sulla carreggiata che dalle Due Pozze porta a Rifugio Mondini, Cai n° 51.
quella la conosciamo, fatta tantissime volte..
anche se con la neve era completamente cambiata di aspetto.
seguiamo tranquillamente la strada, ammirando il magnifico paesaggio che ci circonda...
si arriva alle baite Ortigara...vi dico...se potessi..andrei abitare in quella sopra..subito!!
è in un posto incredibile, su una piccola collina, con le creste che proteggono dietro..
circondata da prati verdissimi piene di fiori (e mucche d'estate :)))) )
sabato era così..
sopra la collina a sinistra si trova anche una piccola chiesetta abbandonata..
è una delle chiesette/santuari di Madonna della Neve sul Baldo.
è bellissima...o meglio deve essere stata bellissima..adesso è pericolante.
simo a destra si sistema i scarponi..stiamo per affrontare l'ultimo pezzo di salita.
qui siamo a 14oo e oltre m.s.l
qui siamo a 14oo e oltre m.s.l
è stata durissima...simo che era davanti non lasciava nemmeno segni nella neve da tanto ghiacciata era.
non ci siamo messe le ciaspole, servono a poco con un fondo così duro..
ad un certo punto sì era mollata un pochino, ma la salita era ripidissima che era più pericoloso fermarsi
e provare a mettersele.
simo che è arrivata in cima alle creste, ha avuto la sorpresa di non trovare il sentiero...anzi si è trovata un muro di neve ghiacciata davanti.
ha fatto molta fatica provare a scendere in verticale per riuscire ad andare avanti.
ero molto preoccupata..se sbagliava e scivolava..andava finire giù alle baite!!io ero sotto, aspettando che tornasse giù da me.
poi siamo salite in diagonale, che era un po' più facile...un passo alla volta, affondando più possibile la punta dello scarpone (era così ripido che si saliva in punta di scarpone, non riuscivi mettere giù anche il tallone)
ma non è bellissimo?
quando abbiamo trovato un punto tranquillo (soffiava un vento forte e gelido, che disturbava e ci spostava perfino!) ci siamo fermate e abbiamo mangiato.
bevuto la tisana, i biscotti..
guardato con il cuore gonfio di amore..questo splendido posto che è il lago di Garda..
simo ha tirato fuori il binocolo, provando vedere se sua mamma si era alzata (abita a San Zeno :)))
abbiamo fatto l'ultimo pezzo (finalmente sul sentiero che era dietro le creste!) a passo spedito.
il vento era ancora più forte qui in cresta, e mi si sono di nuovo congelate le mani..
è terribile..non riuscivo quasi andare avanti.
mi sono tolta le bacchettine e ho messo le mani sotto le ascelle.
avanti veloce, stando attentissime dove mettere i piedi..
(un passo falso e ti ritrovi alla malga valfredda un 800metri più sotto)
(un passo falso e ti ritrovi alla malga valfredda un 800metri più sotto)
(si vede il rif. chierego in lontananza, il rif. fori del baldo no, è un po' sotto nella "vallata")
ci siamo fermate al rif. dei fiori per un tè caldo e 2 ciacole con Anna e Adriano.
ci siamo fermate al rif. dei fiori per un tè caldo e 2 ciacole con Anna e Adriano.
il ritorno l'abbiamo fatto tutto in cresta, passando anche vicino al forte di Naole..
irriconoscibile sotto la neve..si vedono solo le antenne e si capisce dove è.
girandoci indietro...abbiamo visto la lessinia spuntare in lontananza...
ciaoooo barbara...ciao elisabetta...per loro è più comodo andare su da Giazza sul Carega.
mi ha detto Barbara che al rifugio Pertica..c'è tanta di quella neve, ma tanta di quella neve..
che si scioglierà in maggio (è anche molto all'ombra la strada venire su)
alla fine è ora ripiegare verso in giù....prendendo una curva molto laaaarga per scendere.
ormai la superficie della neve si stava sciogliendo rapidamente, è con gli scarponi affondavamo mentre
saltavamo in giù.
arrivate alla macchina ci siamo guardate soddisfattissime!!
da rifare..assolutamente..quasi quasi..già sabato prossimo!! :))))
grazie simo, bellissimo giro :-****
brigidaa_te:
*cirrinuovole: sono tenui nubi candide, per lo più isolate, con aspetto filamentoso o a ciuffi.
stanno sospesi nel cielo azzurro come piume o striature bianche, leggeri come spinti da un soffio.
(bellissima descrizione dal libro "guida alla meteorologia" di Günter d.roth)
** plantigrado, animale come l'orso p.es
domanda che ho sbagliato all'esame! grrrrrrr